Ho sempre paragonato il mio rapporto con l' arte con l' andare a fare la spesa: entro nel supermercato col mio carrello vuoto alla ricerca dei prodotti che ho inserito sulla mia lista , ma il mio carrello non si riempie solo delle cose presenti sulla lista, ma si aggiunge sempre qualcosa di nuovo fino a ritrovarmi alla cassa a riempire una busta in più. Questo mi aspetto dai miei lavori, di riempire più buste possibili di idee, esperienze e tecniche, non mi aspetto altro, d'altronde ho iniziato per gioco e per noia e per poca sicurezza della mia figura a fare i primi scatti di fotografia pensando di ritrovare nell' immagine un corpo diverso da quello che non volevo vedere allo specchio, il corpo non è cambiato molto ma il mio modo di guardarlo sì, quindi potrei dire che è stata una sorta di terapia artistica la mia che da un paio d' anni però ha avuto riscontro positivo grazie al mezzo di internet. Probabilmente mi capiterà di arrivare alla cassa col carrello pieno e capiterà di non avere abbastanza soldi per portare tutto a casa e allora poserò il carrello e rinizierò partendo da un cestino.